Scrivere un guest post significa redigere un contenuto originale e pubblicarlo sulle pagine di un altro blog che non sia il proprio. Ma come si fa a scriverne uno di buona qualità che ci consenta di ottenere dei risultati sia in termini di visibilità che di vantaggi? Intanto iniziamo col dire che ci sono svariati motivi per cui si può decidere di creare un guest post: ad alcuni è necessario aumentare le visite sul blog, altri decidono di fare branding ed altri ancora puntano sulla SEO per ottenere link di buona qualità.

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Al giorno d'oggi, infatti, la visibilità su internet di un sito o di un Brand o di un blog, non è ricercata soltanto per ottenere una maggiore ampiezza della loro platea di visitatori, ma anche come ulteriore fonte di vantaggi e profitti, diretti ed indiretti. Un pò come succedeva anni fa con la televisione, l'essere visti comporta una certa notorietà e, di conseguenza, questa facilita le opportunità per un'azienda di aumentare le vendite dei propri prodotti o servizi o, nel caso di un blog, che una ditta voglia inserirvi, pagando, degli spazi pubblicitari.

Cosa significa fare guest blogging nell'ambito della creazione di contenuti per il web

Il guest post, come abbiamo capito, è uno strumento molto utile per la promozione di un blog, di un sito web o un di Brand ma anche di un canale social o di un evento. In sostanza si tratta di una pubblicazione che viene inserita su un blog di un’altra persona che è disposta ad accettare un contributo di un web writer che affronta temi collegati al suo, permettendogli così di farsi conoscere da un diverso pubblico. Non tutti i blog però accettano articoli dall’esterno, specialmente se questi non sono scritti in maniera “appetibile”.

Infatti, il contributo fornito dallo scrivente deve avere un contenuto all'altezza del sito e che possa far accrescere nei confronti dei lettori un ulteriore interesse e curiosità allo stesso e quindi permettere un'ampliamento della platea dei suoi frequentatori. Da qui anche una maggiore visibilità sul web, con tutti i vantaggi conseguenti. Il tutto deve essere inoltre anche armonizzato e contestualizzato al blog stesso. Il medesimo discorso vale nel caso in cui, invece, si tratti di un canale social o di un evento da promuovere.

Per far sì che un altro blogger accetti il nostro guest post, però questo deve essere redatto secondo determinati parametri. Vediamoli insieme!

Il guest post perfetto: formattazione ed originalità

Ora è arrivato il momento di scrivere il tuo articolo per consegnarlo al proprietario del blog e per farlo ricordate sempre di seguire tutte le indicazioni che vengono suggerite dal blog su cui volete pubblicare. Spesso queste indicazioni riguardano delle regole legate allo stile e alla formattazione ma l’elemento principale ed essenziale è sostanzialmente uno: creare un contenuto superiore.

Questo infatti deve rispettare la leggibilità del testo e, soprattutto, non tralasciate mai di rileggere il vostro lavoro per evitare che contenga fastidiosi refusi; inserite un heading che sia coerente con il tema ed anche ben strutturato.

Ogni guest post che create deve rispettare una particolare formattazione che comprende il titolo, una introduzione all’argomento, il corpo stesso dell’articolo e una conclusione. Un buon consiglio è quello di iniziare decidendo subito il titolo perché è un “trucco” utile per tenere fisso l'obiettivo del guest post. Optate per un titolo semplice e chiaro che faccia capire subito di quale argomento si andrà a leggere. Passate poi al corpo dell’articolo in cui dovrete essere creativi ed originali. Per finire dedicatevi alla conclusione che vada a chiudere tutta la struttura del vostro guest post.

Infine individuate il giusto visual perché si tratta di un punto veramente decisivo e anche se molto spesso l’onere di scegliere le immagini viene lasciato al gestore stesso del blog, può accadere di doversene occupare personalmente. In questo caso attenetevi sempre ai principi base:

  • Scegliete delle immagini che siano perfettamente in linea con lo stile dettato dal blog;
  • Individuate una dimensione utile e poi adattate le foto prescelte;
  • Usate i tool a vostra disposizione per alleggerire le suddette immagini.

Piccoli dettagli che fanno la differenza: non trascurateli

Se, durante la scrittura del guest post volete pubblicizzare una azienda, magari inserendo un link che rimandi al sito dell’attività in questione, cercate sempre di farlo nel contesto di un discorso, armoniosamente, e non come una pubblicità forzata!

Infatti, l'inserimento di un link, da questo punto di vista, deve essere effettuato in maniera che non sia percepita dal lettore del contributo come semplice "mezzo" per pubblicizzare l'azienda ed oltremodo forzato, bensì come una naturale indicazione per coloro che fossero interessati ad approfondire l'argomento o ad avere ulteriori informazioni. Questo aspetto risulta davvero importante, in quanto, se fatto bene, permette di suscitare curiosità e non essere percepita come una forzatura appunto all'interno del contributo.

Non scopiazzate! Anche se questa vi sembra la strada più facile, quando inserite una frase che non avete ideato voi stessi, ma che avete preso da un altro sito, citate sempre la relativa fonte o l’autore inserendo sempre l’URL di riferimento. Infatti, copiare un contenuto spacciandolo per proprio può dare luogo a due possibili conseguenze:

  • Il contenuto copiato e duplicato viene tracciato rischiando di mettere il sito in una situazione di penalizzazione;

La vostra reputazione come web writer esperto verrà certamente a mancare e, il sito ospitante, difficilmente accetterà altri guest post scritti da voi!

E tutto ciò non soltanto ha danneggiato il sito o il blog che vi aveva fornito la possibilità di scrivere per esso, ma lo ha anche penalizzato fortemente sul web. Lo stesso ricadrà su di voi, in quanto si è perso un'ottima opportunità di farsi conoscere e, al tempo stesso, di avere ulteriori opportunità da questo punto di vista. Meglio quindi scrivere qualcosa di originale, magari anche se non bellissimo e fondamentale, piuttosto che copiare qualcosa da altre persone per fare bella figura e poi penalizzare gli altri e soprattutto se stessi.

I quattro elementi da evitare

Quando si scrive un guest post ci sono 4 elementi fondamentali da evitare, vediamoli:

  • Il contenuto scarno: quando decidiamo scriviamo un guest post per un blog non nostro, ci si deve prima sincerare di essere capaci di produrre dei contenuti coerenti con quelli già presenti nel blog. Anche se il proprietario decidesse comunque di pubblicarlo, infatti, noi non ne trarremmo alcun giovamento, in quanto, scrivere un contenuto di bassa qualità rischierebbe di danneggiare irrimediabilmente la nostra sudata reputazione di blogger. Non vi sembra un prezzo troppo alto da pagare troppo solo per poca visibilità in più o un unico link in ingresso?
  • Il Target sbagliato: questo punto è chiaramente collegato al precedente, infatti, optare per la pratica del guest blogging vuol dire decidere di riferirsi ad un pubblico differente dal nostro, ma che deve necessariamente risultare affine o perlomeno in linea con il nostro obiettivi. Il consiglio perché un guest post abbia successo è quello di verificare come reagiscono solitamente gli utenti ad articoli e temi trattati e cercare di rispondere in modo esaustivo alle loro domande e alle necessità.
  • Mancare le linee guida: chi decide di ospitare un guest post molto probabilmente avrà previsto alcune regole e delle linee guida molto precise alle quali gli scrittori devono assolutamente attenersi. Se tali linee guida non fossero reperibili all’interno del blog per il quale si vuole scrivere, è opportuno prendersi del tempo per studiare bene il tono, gli stili ed il modo in cui normalmente gli argomenti vengono esposti, in maniera tale che l’articolo che scriveremo risulti coerente e non corra il rischio di non venire accettato.

Dimenticare la call to action: i guest post vanno scritti con obiettivi ben precisi in mente, il rischio, altrimenti, è quello che esso smetta di essere uno strumento al servizio della causa o dell’azienda. Infatti, nella maggior parte dei casi è consigliabile inserire qualche call to action. Di solito si preferisce inserirle nell’ultima parte dell’articolo, ovvero, dove ci si presenta e si parla dell’azienda rimandando ad un sito oppure al download di un contenuto.

Autore: Enrico Mainero LinkedIn

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog (assieme alla Redazione di ElaMedia).