Benvenuti in un nuovo articolo su ElaMedia Group, un'agenzia con oltre 15 anni di esperienza nella realizzazione di siti internet e nella Consulenza Marketing. Il nostro sito vi svelerà tutti i segreti di internet spiegando come avviene la riconsiderazione del sito da Google, fornendo una pratica guida sui fattori di ranking di Google e persino un approfondimento dedicato a Google Core Update. Ma oggi di cosa parleremo?

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Il web ha rivoluzionato molti aspetti della vita umana, dalla comunicazione ai rapporti sociali, dagli stili di vita al modo di fare commercio e industria; ciò che non ha modificato – se non nelle sue forme espressive – è il potere della pubblicità, la capacità di distinguersi nel mare di prodotti, servizi e offerte attraverso un’efficace campagna di marketing.

A proposito, hai già letto le nostre guide su come creare un pubblico personalizzato su Facebook Ads e sull'Article Marketing?

La differenza tra una campagna pubblicitaria efficace e una meno sta nella creatività e nell’originalità degli esperti del settore che se operano nel web devono essere anche dotati di buone conoscenze informatiche e degli strumenti più idonei per allestire una campagna web. Non è sufficiente, per esempio, conoscere l’esistenza di uno strumento come Google AdWords per fare pubblicità in internet, occorre comprenderne i concetti alla base sia che si decida di impostare una campagna web in autonomia, sia che ci si affidi ad un’agenzia specializzata per riuscire a interagire, comprendersi e restare sulla stessa lunghezza d’onda. 

Dopo aver ampiamente dato tutte le informazioni su Google Analytics per fare Seo, sull’algoritmo Bert di Google e sulla Google Search Console, quindi, adesso parliamo di che cos'è Google AdWords.

Cos’è Google AdWords

AdWords è un programma messo a disposizione da Google per la realizzazione di campagne pubblicitarie destinate a trovare il loro spazio sul web tramite due canali principali:

  • I siti internet: si tratta di annunci che vengono visualizzati su pagine web ospitanti – anche siti di gestori di posta elettronica e su YouTube – e che se sono in grado di interessare l’utente vengono “cliccati” per essere rimandati sul sito dell’inserzionista;
  • La pagina dei risultati di ricerca dei vari motori (Google, Bing, Yahoo!): qui ci sono i primi concetti da spiegare. Per risultato di ricerca si intende la risposta che il motore di ricerca, per esempio Google, fornisce in seguito alla ricerca dell’utente. Se si digita sulla stringa di ricerca la parola chiave o la locuzione “Viaggio alle Maldive”, il risultato è una pagina che contiene una serie di link che rimandano a siti di interesse. Questa lista si chiama SERP (Search Engine Results Page – pagina dei risultati del motore di ricerca). La lista è formata da
    • risultati “naturali”, ovvero non sponsorizzati che rispondono alla richiesta perché strettamente inerenti all’argomento e da
    • annunci pubblicitari.

Questi ultimi compaiono grazie all’impiego di Google AdWords. Un utente interessato all’annuncio, clicca e viene reindirizzato sul sito o sulla pagina web dell’inserzionista.

Per poter usufruire di questo servizio, l’inserzionista paga così come si pagherebbe per l’affitto di qualsiasi spazio pubblicitario su quotidiano o cartellonistica stradale. E così come bisogna scegliere bene il luogo più visibile per la pubblicità su strada o lo spazio più importante su una pagina di quotidiano, anche la scelta di una campagna AdWords risponde a certi criteri e costi che variano in base alle esigenze.

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Se vuoi conoscere un nuovo strumento da aggiungere alla tua collezione, consulta quello che abbiamo scritto su Google Suggestion.

Come funziona e quali annunci sono consentiti

Google AdWords non permette qualsiasi tipo di pubblicità: i contenuti scabrosi, la pubblicità di armi e simili non è consentita.

Per utilizzare AdWords occorre registrarsi e aprire un account. Se si possiedono già le credenziali Google, la procedura è semplificata, altrimenti occorre accedere al sito ufficiale di Google AdWords, selezionare la voce “Iscriviti”, compilare i campi con i dati richiesti (incluso un metodo di pagamento valido e accettato da AdWords) e aspettare l’e-mail di conferma. Una volta registrati è possibile cominciare a impostare una campagna pubblicitaria.

AdWords permette due tipologie inserzionistiche:

  1. Campagne Display;
  2. Campagne Search.

La campagna display si compone di annunci testuali e grafici (ovvero visuali con il contributo di immagini, video, animazioni) che compaiono sui siti internet che li ospitano. Le Campagne Display sono, dunque, quelle che sfruttano come canale i siti internet. La creazione degli annunci testuali o visivi come i banner, i pop up e simili possono essere realizzati e caricati sul proprio PC oppure creati all’interno di AdWords attraverso le apposite funzioni messe a disposizione dal programma.

Durante la creazione degli annunci occorre impostare il target, ossia decidere a quale tipologia di utente rivolgersi e definirne i criteri di selezione (età, sesso, interessi, categorie – sport, abbigliamento, viaggi …), inoltre stabilire dove si desidera pubblicare gli annunci, ossia individuare l’argomento o il settore di pertinenza.

La Campagna Search o campagna di ricerca consiste in annunci che compaiono all’interno della SERP, la lista dei risultati di ricerca, di conseguenza sono annunci adatti a chi predilige il canale dei Motori di ricerca (fermo restando che è possibile impostare entrambe le tipologie di annuncio tramite Google AdWords). Gli annunci Search sono quasi esclusivamente di tipo testuale, privi di contenuti multimediali come immagini e animazioni, ad eccezione degli annunci con scheda di prodotto. Per realizzare Campagne Search occorre scrivere annunci testuali che contengono il nome del prodotto o servizio da promuovere. La compilazione dei campi tramite Google AdWords è molto semplice e intuitiva, l’importante è rispettare il limite numerico dei caratteri da poter utilizzare per ciascun campo da compilare (24 per il titolo e 24 per la riga di descrizione del prodotto).

Nel campo “Aggiungi parola chiave” occorre inserire le keywords, o appunto le parole chiavi correlate al prodotto o servizio da promuovere. La parola chiave non è da intendersi come parola “singola”, ma si possono utilizzare frasi, o gruppi di parole pertinenti, in buona sostanza le frasi che gli utenti utilizzerebbero per cercare i tuoi prodotti o servizi. Per esempio se il prodotto è “vino novello”, le keyword possibili sono “ vino rosso novello” “ vino bianco novello”, “vendita vini online”, “vino online” e così via. Ricordiamo che per avere degli spunti in più sulle Parole chiave più cercate, puoi dare un'occhiata anche alla nostra guida su come usare Google Trends.

Attenzione! Ogni parola chiave di AdWords ha un costo. Il costo è stabilito dal numero di inserzionisti che utilizzano quella stessa parola chiave e che sono disposti a far comparire l’annuncio in prima pagina. Se ci sono tanti inserzionisti disposti a pagare per quella parola chiave, il costo aumenta. AdWords mette a disposizione dell’inserzionista una funzione che permette di individuare la ricorrenza delle keywords per quel determinato prodotto o servizio, quelle più ricercate dagli utenti e quelle meno utilizzate dagli inserzionisti ma che potrebbero essere più ricercate dagli utenti, in questo modo si può perfezionare l’individuazione della parola chiave da utilizzare.

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Se trovi interessante questo articolo, ti suggeriamo di consultare anche quello su Postpickr, sperando che anch'esso risvegli la tua curiosità. Se vuoi ricevere maggiori informazioni sul nomadismo digitale leggi il nostro approfondimento dedicato.

Il meccanismo delle aste (o bid) di adWords

L’inserzionista che “vince” la parola chiave per la quale vedrà i suoi annunci visualizzati sulla prima pagina del motore di ricerca Google viene stabilito attraverso un meccanismo automatico di asta. L’inserzionista non può decidere quanto pagare a priori per un annuncio con AdWords, perché il prezzo viene stabilito dall’asta e dalle offerte degli altri inserzionisti per la stessa keyword, però l’inserzionista può decidere il proprio tetto massimo di spesa per keyword.

Nella pratica, l’inserzionista non prende parte a nessun tipo di asta online, ma semplicemente stabilisce il tetto massimo per cui si è disposti a pagare per ogni click, confidando che per quella stessa keyword ci sia qualcuno che ha fissato un tetto inferiore per cui automaticamente il sistema predilige chi ha pagato di più. Per esempio, se si stabilisce di pagare al massimo 1€ per ogni click, in concreto se un utente digita la tua parola chiave o una di quelle simili scelte – “vino online”, per esempio – e il tuo è il primo risultato di ricerca, significa che evidentemente hai vinto l’asta e che ci sarà qualcun altro che pur utilizzando la tua stessa parola chiave è disposto a pagare 0,65 centesimi per click. Ciò significa che se l’utente non solo vede l’annuncio, ma clicca sul link, l’inserzionista pagherà un costo per click (CPC) variabile, ma mai superiore al tetto massimo imposto. I fattori che incidono sul costo della parola chiave sono variabili, ma in buona sostanza non si paga per il click sull’annuncio, ma sulla parola chiave che ha fatto “comparire” quell’annuncio.

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Come sono collegati concettualmente Google AdSense e AdWords?

Google AdSense e Google AdWords (ora conosciuto come Google ADS a partire dal 2018) sono due servizi correlati offerti da Google che fanno parte del suo ecosistema di pubblicità online, ma servono a scopi differenti e sono utilizzati da differenti utenti.

Google Ads è una piattaforma che consente agli inserzionisti di creare annunci pubblicitari che possono apparire nei risultati di ricerca di Google, su altri siti web attraverso la Rete Display di Google, e su YouTube. Gli inserzionisti usano Google Ads per promuovere i loro prodotti o servizi, targettizzare specifici segmenti di pubblico e aumentare la visibilità del loro marchio.

D'altra parte, Google AdSense è un programma che consente ai proprietari di siti web di guadagnare denaro ospitando gli annunci di Google Ads sul loro sito web o blog. In sostanza, AdSense funziona come un intermediario tra gli inserzionisti che vogliono diffondere i loro annunci e i proprietari di siti web che hanno spazio pubblicitario da vendere sul loro sito.

Quindi, in termini semplici, Google Ads è dove gli inserzionisti pagano per creare e posizionare i loro annunci, mentre Google AdSense è dove i proprietari di siti web si iscrivono per ospitare quegli annunci e ricevere un pagamento per farlo. Entrambi i servizi si integrano per formare l'ecosistema di pubblicità online di Google, con Google Ads che alimenta l'offerta e Google AdSense che fornisce la domanda.

Quanto costa una campagna AdWords

Le variabili sono numerose e per capire il costo di una campagna AdWords bisogna prima comprendere alcuni termini a cominciare dalla differenza tra impression e click.

L’impression indica il numero di visualizzazioni di un annuncio su una pagina web o sulla lista dei risultati di ricerca. Se un annuncio colleziona 100 impression significa che è stato visualizzato 100 volte su una pagina web.

Il click indica il numero di volte in cui un utente ha cliccato sull’annuncio ed è stato indirizzato sulla pagina web dell’inserzionista pagante. Se un annuncio ha avuto 100 clic significa che 100 utenti hanno cliccato sull’annuncio.

L’inserzionista, quindi, può decidere di pagare l’inserzione in base alle impression o per click:

  • 0,2 € cent ogni 1000 impressions o visualizzazione dell’annuncio è la tariffa base, ma il prezzo può essere spesso molto più alto. Si tratta del metodo meno utilizzato dagli inserzionisti perché si rischia di pagare per delle visualizzazioni che non portano alla concretizzazione di un’azione di acquisto da parte dell’utente.
  • Da 0,1 € cent a 10 € a click sono le tariffe che l’inserzionista paga per ogni click reale. È la tipologia più diffusa perché si paga solo se un utente clicca sull’annuncio, ma è un costo estremamente variabile e molto influenzato dalla concorrenza.

L’inserzionista può decidere il costo totale della campagna AdWords, ma non può decidere i risultati in termini di impression o click. Se un inserzionista è disposto a pagare 30 € al giorno e un click costa in media 1 €, significa che si potranno ricevere al massimo 30 click in un giorno. La valutazione se si tratta di un costo giusto, esagerato o minimo rispetto alla promozione del prodotto o servizio spetta solo all’inserzionista stesso.

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Come fa Google a distinguere un click “vero” da uno spam?

Google ha sviluppato un sistema intelligente per cui è in grado di individuare la paternità dei click e se individua un utente “perfido” che clicca insistentemente sugli annunci di un inserzionista per farlo “pagare a vuoto”, AdWords riconosce la nullità dei click e non li addebita.

Se, invece, per sbaglio o per curiosità un inserzionista clicca su un proprio annuncio, il costo del click gli viene addebitato, per cui l’inserzionista che desidera verificare se l’annuncio porta alla pagina web giusta o che non vi siano malfunzionamenti, può ricorrere allo strumento dell’ “anteprima annunci” di AdWords.

Funnel di Marketing: ecco come sfruttarlo al meglio

Se vuoi costruire un percorso a 360° ti consigliamo un approccio complesso che possiamo gestire attraverso la creazione di un Funnel di Marketing. La sua traduzione letterale è Imbuto (dal traffico escono conversioni). Il funnel è una strategia, un percorso di vendita, un sistema più o meno complesso che crea valore, educazione e formazione alla vendita, automatizzando diversi processi.

Un Funnel di Marketing, noto anche come imbuto di marketing, è un modello concettuale utilizzato per descrivere il percorso di un potenziale cliente attraverso le varie fasi del processo di vendita. L'idea di base è che un gran numero di persone sia esposto alla tua offerta, ma solo una parte di esse diventerà effettivamente cliente. Questo processo è spesso rappresentato come un imbuto, dove il lato più largo rappresenta il pubblico di partenza e il lato più stretto rappresenta i clienti acquisiti.

Il Funnel di Marketing è generalmente suddiviso in diverse fasi, che variano leggermente a seconda delle fonti, ma in generale includono:

  1. Consapevolezza (Awareness): In questa fase, i potenziali clienti diventano consapevoli della tua azienda, del tuo prodotto o del tuo servizio. Le strategie di marketing, come la pubblicità, i social media e il content marketing, vengono utilizzate per attirare l'attenzione delle persone.
  2. Interesse (Interest): Dopo aver attirato l'attenzione, è il momento di stimolare l'interesse dei potenziali clienti. Questo può essere fatto attraverso campagne di eMail Marketing, blog, video e altri contenuti informativi che mostrano i vantaggi del tuo prodotto o servizio.
  3. Valutazione (Evaluation): In questa fase, i potenziali clienti stanno valutando se il tuo prodotto o servizio è adatto a loro. Possono confrontare le tue offerte con quelle dei concorrenti e cercare ulteriori informazioni. È importante fornire informazioni dettagliate e rispondere alle domande dei clienti in modo tempestivo.
  4. Decisione (Decision): I potenziali clienti sono ora pronti a prendere una decisione e potrebbero aver bisogno di un'offerta o di un incentivo per scegliere il tuo prodotto o servizio. Questo può includere sconti, promozioni speciali o garanzie di soddisfazione.
  5. Azione (Action): In questa fase finale, i clienti completano l'acquisto e diventano effettivamente clienti. È importante offrire un'esperienza di acquisto semplice e piacevole e assicurarsi che le aspettative del cliente vengano soddisfatte.

Differenze con il sito e con la landing page

Il sito è una piattaforma che sviluppa una presenza mediatica passiva perché comunica ma non crea un sistema interattivo. La strategia che lo mette al centro del progetto è rischiosa perché il sito solitamente converte poco. La landing è meno dispersiva del sito ma non crea un sistema interattivo come il funnel. Rispetto al funnel non sfrutta il fattore tempo e la gestione dei no

Come e da cosa è composto un Funnel?

  • Sito
  • Video
  • Email
  • Documenti
  • Social

Il Funnel cambia la tua comunicazione e ti impone di uscire dagli schemi con i quali hai comunicato al tuo cliente fino a questo momento. Che scopo ha? Nasce per far compiere azioni, quindi nel momento in cui si progetta deve essere pensato in base al momento finale della conversione. Quindi il messaggio che deve passare deve necessariamente essere coerente e unico. Deve poggiarsi sull’utilizzo di meccanismi automatizzati e che creino, per te, una relazione durevole con il cliente.

Strumenti di cui abbiamo bisogno

  • Hosting
  • CMS (Landing Page, Optin Page)
  • Pagamenti sicuri
  • Gestione contatti e invio mail
  • Software per il monitoraggio tecnico

Funnel Marketing: a chi serve?

  • Se il tuo prodotto prevede un acquisto informato tramite il web
  • A chi deve lanciare un prodotto/servizio ma non sa come fare
  • A chi non ottiene risultati con le tecniche di promozione che usa
  • A chi raccoglie dei risultati ma vuole crescere ulteriormente

Ogni strategia di marketing si basa sullo studio dei competitor e sul posizionamento del nostro prodotto sulla base di un’idea strategica, che oggi DEVE essere più complessa che in passato. L’idea deve essere compresa da tutti, deve essere esclusiva e vantaggiosa. Il cliente deve rendersi conto che senza di te e senza il tuo prodotto la sua vita lavorativa peggiorerà.

Come deve essere la mia offerta?

  • Superiore alla media
  • Condita da molto fascino
  • Deve essere chiara (per chi è?)
  • Deve sottolineare il prima e il dopo (cosa migliorerò?)
  • Il suo prezzo deve essere accompagnato da elementi allettanti (vantaggi nel pagamento)

Da cosa si compone una Strategia corretta?

  • Pubblico: oggi è semplicissimo portare traffico sulle nostre pagine web: si può ricorrere a strumenti come Facebook ADS, AdWords, LinkedIn, Campagne DEM
  • Conversione: raccolta mail, vendita di un prodotto, visione di un video
  • Nuovo Investimento

Funnel che lavorano con l’acquisizione di contatti

  • Trasformano uno sconosciuto in un cliente tramite l’invio di contenuti che gli fanno conoscere il prodotto
  • Tendono a valorizzare e a far comprendere a pieno il preventivo che abbiamo inviato

Tipologie di traffico

  • Traffico di cui abbiamo il controllo: quello che acquistiamo e che facciamo arrivare dove vogliamo (optin, landing)
  • Traffico che non controlliamo direttamente: Seo e Social
  • Traffico di proprietà: quello che non dobbiamo acquistare ogni volta e che viene dal filtro dovuto allo scambio di valore avvenuto nella prima fase del funnel

Come lo trasformiamo il nostro traffico?

  • eMail: educano e scaldano attraverso la conoscenza
  • Blog: deve creare informazione, consapevolezza e credibilità
  • Social
  • Video
  • Podcast

Primo step di un Funnel: optin Page

  • Trasformare il traffico a pagamento (che possiamo controllare tramite gli investimenti promozionali sulle piattaforme citate prima) in traffico che controlliamo.
    • Facciamo questo “veicolando” l’utente su una optin Page in cui si raccoglie il contatto a fronte di un dono
    • L’unica cosa che può fare l’utente su questa piattaforma è lasciare i suoi dati o andarsene
    • Successivamente l’utente riceve mail informative e viene veicolato su video e blog

Secondo step di un Funnel: Landing Page

  • Il secondo step è caratterizzata da una landing page che serve appunto per valorizzare il prodotto/offerta
    • Deve rappresentare una grande offerta ma deve comunque essere proposto a basso prezzo perché il target è ancora tiedipo perché è entrato da poco nel nostro funnel
    • Gratis con solo le spese di spedizione
    • Servizio di prova
    • Vendi una piccola parte del tuo servizio ad un prezzo bassissimo

Gestione dei NO

E’ la prima fase del nostro post funnel perché si concentra su chi è entrato nella nostra strategia ma ha rifiutato il nostro prodotto. Dobbiamo continuare ad avere una relazione via mail o tramite i social con chi ci ha rifiutati la prima volta, proponendogli il nostro valore e i nostri contenuti formativi. Diamo valore e chiamiamo all’azione (visto che comunque all’interno dei nostri messaggi ci sarà sempre il link alla nostra landing di vendita)

Se ti è piaciuto questo articolo ti consigliamo la lettura di altri approfondimenti di ElaMedia Group, che ti sveleranno tutti i segreti dei tool del web spiegandovi come usare Chet GPT e come usare Rank Math;  tutto quello che c’è da sapere per usare Elementor, fornendo una pratica guida su come usare Jasper AI e persino un approfondimento dedicato a come creare newsletter Brevo ex Sendinblue. Puoi salvarli e metterli da parte per leggerli più tardi!

Se ti interessano i prodotti Google ti consigliamo di leggere anche il nostro articolo su come creare un Blog di successo con Blogger.

Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog (assieme alla Redazione di ElaMedia).