Benvenuti in un nuovo articolo su ElaMedia Group, un'agenzia con oltre 15 anni di esperienza nella realizzazione di siti web a Roma e provincia. Il nostro sito vi svelerà tutti i segreti di internet spiegando di cosa si occupa una web agency, fornendo una pratica guida alla link building e persino un approfondimento dedicato ai programmi per la realizzazione dei siti web. Ma oggi di cosa parleremo?

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Essere colpiti da una penalizzazione manuale di Google è un’esperienza negativa dalla quale è difficile riprendersi per tornare ad avere un sito web di successo con rankings nella norma. Un’azione manuale rappresenta una penalizzazione di Google nei confronti di un sito web che ha utilizzato dei link schemes, cioè dei links diretti a manipolare il Pagerank: il posizionamento del sito fra i risultati di ricerca. Dopo aver ampiamente dato tutte le informazioni su su Google Analytics per fare Seo, sull’algoritmo Bert di Google e sulla Google Search Console (con uno sguardo particolare al tag canonical), adesso parliamo delle celebri web directories, nonché i commenti nei forum con i link ottimizzati al post o alla firma, gli spammy links nel footer ecc.

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I diversi tipi di penalizzazione

Sin dal primo Penguin Update del 2012, cioè l’aggiornamento dell’algoritmo Google che scopre i link schemes, Google ha suddiviso le azioni in due categorie: la penalizzazione algoritmica e quella manuale:

  • Nel primo caso si subisce una perdita di rankings causata dall’aggiornamento di Penguin. L’algoritmo, dal 2012, è stato oggetto di vari update, sino ad arrivare all’ormai famoso Penguin 4.0 che consente all’algoritmo di Google di trovare in tempo reale gli schemi di link. Quindi, Google ora è capace di aggiornare i suoi dati e le analisi di un sito internet “real time”, così la visibilità e il posizionamento delle pagine dei siti possono subire molto velocemente cambiamenti sia in positivo che in negativo e non soltanto dopo il lancio di un aggiornamento all’algoritmo, come avveniva in passato.
  • La penalizzazione manuale, invece, si ha se il Google Webspam Team analizza il profilo backlink del sito internet, e se durante tale analisi viene valutato che le Google Guidelines siano state non rispettate. Questa penalizzazione fa retrocedere nel ranking ma può costare anche l’intera eliminazione dagli indici di Google per il sito web segnalato.

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Le 3 cause più comuni di penalizzazione

Una delle cause più diffuse, in termini di penalizzazione, si chiama Panda. Panda è capace di penalizzare siti di scrsa qualità, motivo per cui dobbiamo utilizzare, per il nostro blog, contenuti in tutto e per tutto originali, unici e non copiati e incollati da altre fonti esistenti. L’obiettivo è quello di creare contenuti di spessore e non quello di coprire una quantità di parole minime. Se si evita di caricare ogni pagina con un numero spropositato di link affiliati. Laddove non ci sono contenuti duplicati o ripetuti, il Panda non sarà assolutamente un problema. Facciamo però un esempio più pratico per sviscerare e declinare il problema. Se il tuo blog è in 6° posizione per la kw principale, verso la quale si fanno 40 mila ricerche a settimana, con la penalizzazione causata da Panda, il tuo blog scomparirà dai risultati di ricerca correnti.

A questo genere di penalizzazione però esiste un ovvio rimedio. Se il tuo blog si serve di un template gratuito standard di Wordpress, ed è costituito da numerosi articoli che prevedono frasi canoniche come “vuoi avere maggiori informazioni su “questo” argomento?”, allora puoi realizzare una Grafica più user-friendly e allegare articoli la cui qualità e discretamente buona e senza ripetizioni di kw. In poco tempo il tuo blog risalirà al seguente aggiornamento di Panda e si posizionerà in una buona posizione in classifica ottenendo tante visite giornaliere. La seconda causa più diffusa per quanto riguarda le penalizzazioni, è il Penguin, che colpisce i link spam. A questo genere di problema, la risposta dovrebbe risiedere nella creazione di link per rendere il sito più autorevole e per ottenere molte visite.

Non solo i contenuti, ma anche i link devono essere di una qualità rilevante. Gli Anchor text non devono essere sempre uguali, perché sennò alla noia del lettore, segue un calo di guadagni. Penguin colpisce l’uso di anchor text eccessivamente mirate. Per di più è consigliabile non utilizzare programmi automatizzati capaci di generare migliaia di link in un tempo molto ristretto. La penalizzaione dovuta a link di scarsa qualità, ha dato vita al SEO negativo, cioè alla possibilità, per i blog, di essere presi di mira e confinati nel ranking con un annientamento di bad links. Prima Google non dava molta importanza ai link che potevano recare problemi, ma adesso ha avviato delle penalizzazioni nei confronti dei siti che ne fanno un uso spropositato. Ci sono inoltre tanti altri accorgimenti da fare, come nel caso del guadagno attraverso le pubblicità. Se volete guadagnare su internet inserendo pubblicità sul vostro sito, dovete fare attenzione a non inserire troppi banner pubblicitari troppo in alto. Un’altra causa della penalizzazione potrebbe essere il Pirate, che colpisce ripetutamente gli accusati di non rispettare i diritti di copyright. Insomma, il rispetto delle regole è essenziale, specialmente se c’è pronto un vigile forte come Google pronto a fare le sue segnalazioni.

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In cosa consiste una penalizzazione algoritmica da parte di Google?

Una penalizzazione algoritmica da parte di Google rappresenta l'azione intrapresa dall'Algoritmo di ricerca di Google per ridurre la visibilità o il posizionamento di un sito web nei risultati di ricerca. Questa penalizzazione è solitamente il risultato di pratiche che violano le linee guida per i webmaster di Google, come l'utilizzo di tecniche di ottimizzazione considerate ingannevoli o inappropriate, note come tecniche di "Black Hat SEO". Le penalizzazioni algoritmiche sono automatiche, scaturiscono dall'algoritmo stesso durante l'indicizzazione e l'analisi dei siti web e non sono il risultato di un'azione manuale da parte di un revisore di Google.

Cause Comuni delle Penalizzazioni Algoritmiche

  • Contenuto di scarsa qualità: Pagine con contenuto duplicato, poco originale o che non apportano valore aggiunto agli utenti possono essere penalizzate.
  • keyword stuffing: L'eccessivo ripetersi di Parole chiave nel tentativo di manipolare il posizionamento di un sito nei risultati di ricerca.
  • Link non naturali: Avere un profilo di link in entrata o in uscita non naturale o manipolato, come l'acquisto di backlink o l'utilizzo di schemi di link per ingannare l'algoritmo.
  • Contenuto nascosto: L'uso di testo o link nascosti agli utenti ma visibili ai Motori di ricerca per manipolare i risultati di ricerca.
  • Uso eccessivo di annunci: Pagine sovraccariche di annunci che compromettono l'esperienza utente.

Conseguenze 

Le penalizzazioni algoritmiche possono avere un impatto significativo sulla visibilità di un sito web nei risultati di ricerca, portando a:

  • Una diminuzione del posizionamento nelle SERP (Search Engine Results Pages).
  • Una riduzione del traffico organico al sito.
  • Una perdita di credibilità e autorità nel proprio settore o nicchia di mercato.

Identificazione e Risoluzione

Identificare una penalizzazione algoritmica può essere complesso, in quanto Google generalmente non notifica direttamente ai webmaster l'applicazione di tali penalizzazioni. Tuttavia, una drastica riduzione del traffico di ricerca organica può essere un indicatore. Per risolvere una penalizzazione algoritmica, è necessario:

  • Analizzare e correggere le violazioni delle linee guida per i webmaster di Google.
  • Migliorare la qualità del contenuto del sito, assicurandosi che sia originale, rilevante e utile per gli utenti.
  • Rivedere e pulire il profilo di link del sito, rimuovendo o disavowing i backlink di bassa qualità.
  • Evitare pratiche di SEO ingannevoli o manipolative.

Dopo aver apportato le modifiche necessarie, il sito sarà soggetto a rivalutazione da parte dell'algoritmo di Google nel corso delle sue normali attività di scansione e indicizzazione. La rimozione di una penalizzazione algoritmica può richiedere del tempo, e non vi è garanzia di un recupero completo del posizionamento originale, ma seguire le linee guida di Google e concentrarsi sulla creazione di un sito di alta qualità sono i migliori passi da compiere per evitare future penalizzazioni.

Azioni manuali: come colpiscono?

Ma come si riconosce una penalizzazione? Ovviamente il primo segno è la repentina perdita di rankings, poi, una caduta sospetta del traffico organico nel sito; la perdita di posizioni per varie keywords o anche branded keywords fanno pensare ad una Google penalty.

Per controllare un’avvenuta azione manuale si deve accedere alla Search Console e visualizzare il Traffico di Ricerca e, nello specifico, il Rapporto Azioni manuali.

In questa sezione, Google invia le notifiche delle azioni manuali che possono essere di due tipi:

  • Sull’intero sito o Site-wide;
  • Su una parte del sito o Paritial-match cioè mirata a pagine singole.

Inoltre Google vi informerà anche del motivo per cui è avvenuta la penalizzazione ma niente paura! Infatti, Google ha previsto un modo per riprendersi dalle azioni manuali, specie se di tipo parziale.

Per risalire più velocemente cercate di adottare più SEO tools possibili e rivolgetevi a qualcuno competente per chiedergli aiuto in quanto i links sono un elemento di posizionamento molto importante per Google e, se vengono alterati senza alcuna competenza, si possono verificare ulteriori danni alla visibilità del sito.

A proposito, hai già letto il nostro approfondimento su come pubblicare un sito web su Register?

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Per ottenere una comprensione più dettagliata delle questioni relative alla SEO, ti suggeriamo di leggere il nostro articolo dedicato a Googlebot.

Ecco come rimuovere le azioni manuali

Il primo passo per rimuovere le azioni manuali è fare un backlink audit del sito che è necessario per comprendere la qualità dei link raccolti nel tempo con strumenti tipo Semrush che permette di identificare un link sospetto automaticamente, senza lavoro manuale.

Il secondo passo è quello di usare l’esempio che fornisce Google come un metro di giudizio e verificare manualmente i questi link sospetti cercando di capire se rimandano agli schemi di links oppure no. Google, per riconoscere i link mirati alla manipolazione analizza attentamente l’anchor text del link ed exact match, la pagina di destinazione del link, il numero di link presenti nella pagina, la qualità e l’autorità del sito che invia il link e la posizione del link. Quindi, analizzando questi dati, si riesce a capire se fra i link sospetti ve ne sono alcuni destinati alla manipolazione.

A questo punto si compila il disavow file, uno strumento di Google creato apposta per chiedere al server di non considerare i link innaturali nella valutazione complessiva del sito. Questi link, così, vengono rinnegati evitando si causare un impatto negativo sul posizionamento.

Spesso, però, il disavow file non è sufficiente a risolvere un’azione manuale e bisogna richiedere a Google una riconsiderazione del sito durante la quale, il Google Webspam team esamina l’operato e decide se rimuovere o no la penalizzazione e in alcuni casi, dopo aver provato a pulire il proprio profilo backlink in ogni modo bisogna avviare la procedura di link removals che consiste nel contattare il webmaster dei siti in cui sono stati ritrovati spammy links e chiedere la loro rimozione.

Adesso potete spedire la richiesta di riconsiderazione e aspettare il messaggio che Google invia all’account Search Console del sito in cui si specifica se l’azione manuale è stata rimossa. Se l’esito è positivo siete stati fortunati ma se vi fosse un esito negativo si dovrà ricominciare da capo tutto il procedimento.

In cosa consiste il processo di riconsiderazione del proprio sito da parte di Google?

Il processo di riconsiderazione di un sito da parte di Google è una procedura che i webmaster possono avviare quando il loro sito è stato soggetto a una penalizzazione manuale da parte dei revisori di Google. A differenza delle penalizzazioni algoritmiche, che sono automatiche e scaturiscono dall'algoritmo stesso, le penalizzazioni manuali vengono applicate dopo che un revisore di Google ha valutato direttamente il sito e ha rilevato violazioni delle linee guida per i webmaster di Google. Queste violazioni possono includere, ad esempio, schemi di link artificiosi, contenuto di bassa qualità, o tecniche di SEO ingannevoli.

Passi del Processo di Riconsiderazione

  1. Identificazione della Penalizzazione Manuale: Prima di tutto, è essenziale confermare che il sito abbia effettivamente ricevuto una penalizzazione manuale. Questa informazione può essere trovata nel Google Search Console, dove Google comunica direttamente ai webmaster l'esistenza di problemi che necessitano di attenzione, inclusa l'applicazione di penalizzazioni manuali.

  2. Correzione delle Violazioni: Il passo successivo consiste nell'identificare e correggere tutte le violazioni delle linee guida per i webmaster che hanno portato alla penalizzazione. Questo può richiedere un'analisi approfondita del sito per rimuovere o modificare i contenuti problematici, correggere i problemi di qualità, rimuovere link non naturali, o qualsiasi altra azione necessaria per risolvere le specifiche violazioni segnalate.

  3. Richiesta di Riconsiderazione: Una volta che tutte le violazioni sono state corrette, il webmaster può inviare a Google una richiesta di riconsiderazione tramite il Google Search Console. Questa richiesta dovrebbe includere una spiegazione dettagliata delle azioni intraprese per correggere le violazioni, insieme a qualsiasi documentazione che possa supportare il caso, come l'evidenza della rimozione di link non naturali o dei cambiamenti apportati al contenuto del sito.

  4. Valutazione da Parte di Google: Dopo aver ricevuto la richiesta di riconsiderazione, un revisore di Google esaminerà il sito per verificare che tutte le violazioni delle linee guida siano state effettivamente corrette. Questo processo può richiedere da alcuni giorni a diverse settimane, a seconda della complessità del caso e del volume di richieste in coda.

  5. Comunicazione del Risultato: Al termine della valutazione, Google comunicherà al webmaster l'esito della richiesta di riconsiderazione tramite il Google Search Console. Se la richiesta è stata approvata, la penalizzazione manuale verrà revocata, e il sito potrà recuperare la sua visibilità nei risultati di ricerca. In caso contrario, Google potrebbe fornire ulteriori indicazioni su cosa non è stato risolto adeguatamente, permettendo al webmaster di apportare ulteriori modifiche e presentare una nuova richiesta di riconsiderazione.

Considerazioni Finali

Il processo di riconsiderazione rappresenta un'opportunità per i webmaster di correggere gli errori e le violazioni che hanno portato alla penalizzazione manuale del loro sito, dimostrando a Google che sono state prese misure serie e concrete per migliorare la qualità del sito e aderire alle linee guida per i webmaster. È un processo che richiede trasparenza, diligenza e, spesso, pazienza, ma che può portare alla revoca delle penalizzazioni e al recupero del posizionamento nei risultati di ricerca di Google.

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Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog (assieme alla Redazione di ElaMedia).